In occasione della triste ricorrenza dell'8 marzo, vogliamo far conoscere la storia di due donne, che in diversi ambiti hanno scritto pagine importanti del percorso dell'umanità.
Alfonsina Strada, italiana, e
Amelia Earhart, statunitense, sono solo due delle tante bambine ribelli, quasi sempre sconosciute, che con la loro forza di volontà hanno cambiato il mondo. Buona lettura!!!
Immagini e storie tratte dal libro:
Storie della buona notte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie, casa ed. Mondadori.
ALFONSINA STRADA (16 marzo 1891 - 13 settembre 1959)
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C'era una volta una bambina che era velocissima sulla sua bicicletta. Quando passava lei, era come veder passare un lampo. "Non andare così forte, Alfonsina!" le gridavano i suoi genitori... Quando la bambina diventò grande e si sposò, i suoi sperarono che finalmente avrebbe abbandonato l'idea folle di diventare una ciclista. Invece, il giorno delle nozze, suo marito le fece un dono: una bici da corsa. [...] Alfonsina cominciò ad allenarsi come una professionista. Dopo alcuni anni si iscrisse al Giro d'Italia, una delle cose più dure al mondo. "Non ce la farà mai" diceva la gente. [...] Dei novanta ciclisti alla partenza solo in trenta tagliarono il traguardo: Alfonsina era una di loro. Fu accolta come un'eroina. L'anno seguente, tuttavia, le fu proibito di partecipare. "Il Giro d'Italia è una corsa per soli uomini" dichiararono gli organizzatori. Continuò a correre e stabili un record di velocità che rimase insuperato per ventisei anni, nonostante la sua bicicletta pesasse venti chili e avesse un'unica marcia! Oggi il ciclismo femminile è uno sport molto popolare ed è diventato disciplina olimpica. Alfonsina sarebbe felice!
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AMELIA EARHART (24 luglio 1897 - luglio 1937)
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C'era una volta una ragazza di nome Amelia, che mise da parte abbastanza soldi per comprarsi un aeroplano giallo. Lo chiamò il 'Canarino'. Qualche anno dopo, Amelia divenne la prima donna a sorvolare l'Oceano Atlantico in solitaria. Era un volo pericoloso. Il suo minuscolo aereo era sballottato da forti venti e gelide tempeste. [...] Dopo quasi quindici ore atterrò in un campo nell'Irlanda del Nord. Amelia amava volare e amava compiere imprese che nessun altro aveva mai compiuto prima. Ma la sfida che più di tutte desiderava vincere era questa: essere la prima donna a fare il giro del mondo in aeroplano. Il lungo volo stava andando bene, l'atterraggio era previsto nella piccola isola di Howland, ma Amelia non arrivò mai. Nella sua ultima trasmissione, disse che stava attraversando delle nuvole e che stava esaurendo il carburante. Il suo aeroplano scomparve e non fu mai più ritrovato. Prima di partire aveva scritto: "Sono molto consapevole dei rischi. Voglio farlo perché voglio farlo. Le donne devono tentare di compiere le stesse imprese che hanno tentato gli uomini. Se falliscono, il loro fallimento dovrà essere una sfida per le altre donne". |
Brava Donatella, gran libro da leggere, non solo l'8 marzo e non solo da bambine!
RispondiEliminaÈ uscito tre giorni fa... già comprato! Era un'idea per la bimba, ma credo che lo sfrutterò anch'io... 😉
EliminaAnche noi già preso dal padre in anteprima la settimana scorsa, la piccola l'ha gradito e in verità lo trovo utile a tutte le età. Anche per i maschietti!
RispondiEliminaI maschietti così imparano qualcosa in più del meraviglioso universo femminile !!!!!
RispondiEliminaGrazie alle bambine ribelli...e grazie anche a chi ce le ha ricordate! 🤗💖
RispondiElimina😘
RispondiEliminaè un libro ottimo a tutte le età
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